Le début de la victoire !

Nai-post ni Sandrine Panhaleux noong Biyernes, Agosto 23, 2019

 

Traduzione delle dichiarazioni a seguito dell’udienza del 23 agosto

Video pubblicato su https://www.facebook.com/soutienvincenzo/

Le parole dell’avvocato: “Abbiamo alcune cose da dirvi. La prima è che la Corte ci ha dato ragione sulla richiesta di nuove informazioni fatta dai nostri avvocati. La Corte d’appello questa mattina ci ha spiegato che per quanto riguarda le decisioni dei processi di Genova e di Milano mancavano numerosi elementi rispetto a quello che il Comitato di Sostegno ha prodotto autonomamente alla Corte, come il dispositivo della Corte di Cassazione italiana che ha cassato il giudizio della Corte di Genova. L’inchiesta prodotta dal Comitato di Sostegno è stata giudicata pertinente dai giudici francesi e quindi divengono necessarie ulteriori richieste di approfondimento alla magistratura italiana. Noi avremo queste risposte nelle prossime settimane quando riceveremo per iscritto le decisioni della Corte francese.

Un’altra cosa è che noi avvocati avevamo richiesto la libertà provvisoria in attesa della decisione finale della Corte d’appello. Questa richiesta non è stata accettata ma non è stata neanche rifiutata. Semplicemente la Corte ha ordinato un’inchiesta di fattibilità sul posto, se materialmente possibile, per vedere se ci sono le condizioni per concedere la libertà provvisoria. Senza voler dare un’anticipazione del giudizio della Corte, le motivazioni per la libertà provvisoria ci fanno ritenere che sia possibile. Gli elementi che abbiamo portato rendono questo possibile.

L’ultima cosa che vorremmo dirvi in accordo con il Comitato di Sostegno che da subito si è mobilitato in maniera molto sincera per Vincenzo, che è un vostro amico, il Comitato di Sostegno come dicevo prima ha prodotto i documenti della Corte di cassazione di Genova e che la Corte attende dall’autorità italiana di Genova.

Il Comitato grazie agli avvocati italiani ha prodotto i documenti che dimostrano che il signor Vecchi ha già scontato la pena comminatagli per Milano. Noi richiamiamo alla prudenza, a mantenere alta l’attenzione, dobbiamo confrontare gli elementi autentici che noi abbiamo con quelli che la Corte d’appello di Rennes otterrà dall’autorità giudiziaria italiana. Se le informazioni che noi abbiamo e che per noi sono perfettamente autentiche, se queste informazioni saranno confermate dai documenti che arriveranno dall’Italia sarà la prova che l’Italia sapeva dal 2009, molto prima dell’emissione del mandato di cattura europeo, che la pena era già stata scontata. Questa se confermata è una cosa molto anomala.

Sia chiaro che la lotta e la battaglia per la libertà continuano.

Grazie a tutti


Un compagno del Comitato di Sostegno: “Sono due settimane che stiamo sul pezzo. Sono due settimane che ci investiamo totalmente. Abbiamo cominciato perché era un amico, un compagno. Abbiamo cominciato perché abbiamo capito che in questa cosa c’era qualcosa che strideva perché non corrispondeva all’immagine di Vincenzo che noi tutti conosciamo. Scioccava perché la condanna era troppo sproporzionata, scioccava perché suscitava molti dubbi. Per due settimane ci siamo impegnati a fondo, ci siamo resi conto che avevamo ragione e oggi anche la Corte ci dà ragione perché richiede un supplemento di inchiesta.

Adesso è chiaro che la storia non solo stride ma è marcia. Gli elementi inviati dall’Italia sono completamente distorti. L’Italia sapeva perfettamente che la pena comminata a Milano era stata eseguita e lo ha deliberatamente occultato.

In realtà l’Italia ha mandato un dossier in più per aggravare la situazione di Vincenzo.

È un operazione infamante, di bassa polizia.

Ad oggi abbiamo acquisito un forza, la convinzione profonda di noi. Non siamo più qua per fare richieste ma esigiamo fermamente che il dossier sia cassato, esigiamo fermamente che il nostro amico e compagno sia liberato.