La Corte di Rennes aveva rovesciato i due mandati d’arresto europei che minacciavano Vincenzo Vecchi: quello su Milano perché la sentenza era già stata eseguita e in generale perché il suo diritto alla difesa non era stato rispettato, motivo per cui la corte di Rennes ha rilasciato Vincenzo. Ma la mattina di mercoledì 18 dicembre la Corte di Cassazione ha deciso di ribaltare la decisione del Tribunale di Rennes.

Il principio della “doppia difesa” è un diritto europeo fondamentale, la cui necessità è stata chiaramente stabilita dal del Comitato di sostegno, la cui azione ha impedito l’errore giudiziario, fornendo le prove agli avvocati francesi che il MAE di Milano era nullo e che quello di Genova era viziato sotto molti aspetti. Il principio della “doppia difesa” è quindi non solo un diritto, ma una necessità urgente per garantire un giusto equilibrio tra la difesa e la procura.

La procura giustifica oggi la cassazione sulla base del fatto che Vincenzo Vecchi ha impiegato un ”Sì”subordinato alla presenza di un avvocato italiano a sua difesa. Questa argomentazione consente alla procura di interpretare la legge a discrezione, quando in realtà la doppia difesa deve essere un diritto fondamentale.

Inoltre, si può dire che è scandaloso che l’annuncio della decisione del pubblico ministero di ricollocare l’appello ad Angers sia stato reso pubblico da un tweet del pubblico ministero. Non possiamo credere che i social network siano informati ancor prima del principale interessato e dei suoi avvocati, il che conferma la dimensione politica di questa comunicazione compiacente.

Il trasferimento sembra essere un tentativo di indebolire l’azione del comitato privandola della rete di sostegno creata a Rennes. E sembra anche rinnegare il lavoro molto serio della Corte d’appello di Rennes.

Nonostante le manovre dell’accusa, gli avvocati e la commissione di sostegno svilupperanno tutte le argomentazioni già presentate al tribunale di Rennes, ma non provate fino ad oggi, che hanno dimostrato le carenze e l’evidente slealtà dell’Italia in questa materia.

Infine, e più in generale, in questa ingiustizia si cerca un capro espiatorio da dare in pasto all’opinione pubblica al fine di promuovere la coesione di una nazione. Con il pretesto di un’identità resa problematica dai movimenti sociali, si utilizzano strumenti europei per riaffermare l’autorità dello Stato.

La correttezza di questa causa e il suo carattere emblematico per le libertà civili riguardano tutti. Di conseguenza è necessaria la mobilitazione di tutti.

Comité de Soutien de Rochefort-en Terre


C1903084

Cassazione traduzione dal Vince