Vincenzo Vecchi, Vince per tutti noi, è un amico, oltre che un compagno.
Apriamo un sito in lingua italiana per dare spazio alle informazioni, alla solidarietà, alle azioni di sostegno che si stanno sviluppando a livello internazionale per esigere la sua liberazione.
Giovedì 8 agosto 2019 Vincenzo, che vive a Rochefort en Terre da 8 anni, viene arrestato dalla polizia a seguito di un mandato di cattura europeo e portato al centro di detenzione di Vezin Le Coquet. Vorrebbero estradarlo in Italia e incarcerarlo per due fatti: l’aver preso parte alla mobilitazione contro il G8 di Genova del 2001 e ad una manifestazione antifascista a Milano nel 2006.
Fin da subito in Bretagna è nato il Comite-soutien-vincenzo, un comitato di sostegno, presente in numerose città e paesi della Francia, contro l’estradizione di Vincenzo in Italia e per la sua liberazione. L’appello lanciato dal Comitato ne spiega le ragioni:
Prima di tutto perché Vincenzo è un nostro vicino e un nostro compagno.
1) la legittimità della condanna, su due livelli:
– in relazione ai fatti di Genova, il comportamento della polizia è stato oggetto di diverse procedure internazionali, tra cui, nel 2015, la condanna della Corte Europea per i diritti dell’uomo. L’Italia è stata condannata per non aver mai processato, né identificato, gli autori delle violenze contro i militanti noglobal nel corso delle proteste contro il G8. Comportamenti che secondo la Corte sono assimilabili ad “atti di tortura”. Un elemento che può ben far dubitare della legittimità del provvedimento.
– il capo d’imputazione “devastazione e saccheggio”, considerato un crimine contro l’ordine pubblico, fu introdotto dal Codice Rocco del 1930, in epoca fascista, ed è in vigore ancora oggi per la repressione dei disordini di piazza. Permette di condannare a pene da 8 a 15 anni anche senza bisogno di provare la colpevolezza degli imputati. E’ sufficiente provare che si trovassero sul luogo dei disordini… il contesto da cui proviene questo capo di imputazione mette ancora una volta in dubbio la legittimità di questa condanna.
2) Il carattere eminentemente politico di questo arresto ed estradizione
L’estrema destra ha un ruolo sempre più forte nel governo italiano. Vincenzo è stato in prima linea nella lotta antifascista e le accuse contro di lui sono riferite ad azioni di matrice antifascista; sembra più che evidente il tentativo di farne un condannato esemplare.
Il Comitato di sostegno si propone di impedire l’estradizione e di ritardarne la procedura in modo da avere il tempo di preparare una vera difesa. Che resti in Francia da uomo libero e che non sia consegnato alla giustizia italiana.
Per questo obbiettivo concretamente il Comite soutien Vincenzo ha aperto il sito www.comite-soutien-vincenzo.org e la pagina FB @soutienvincenzo.
Il sito “sosteniamovincenzo.org” fa sue le motivazioni del Comite soutien Vincenzo e con la stessa sensibilità si propone di informare sulle iniziative promosse a sostegno di Vince, raccogliere materiali che verranno prodotti da singoli o realtà sociali e politiche, rilanciare le attività del Comite soutien Vincenzo. Vogliamo essere una cassa di risonanza per la liberazione di Vince.
Pensiamo che la solidarietà a Vincenzo significhi aver compreso la necessità di opporsi al capitalismo ed al fascismo senza mai accettare la rassegnazione e l’indifferenza. Specialmente oggi che viviamo quotidianamente quegli scenari di crisi e di guerra che già si preannunciavano nei vertici/summit dei potenti del mondo, come a Genova nel luglio 2001.
Vi invitiamo a inviarci volantini, foto, documenti, date di iniziative …