DIBATTITO E APERITIVO A SOSTEGNO DI VINCENZO VECCHI

ORE 17:00 DIBATTITO
Introduce:
Militante del Collettivo Autorganizzato Popolare 80010
Massimo Amore sulla situazione di Vincenzo Vecchi e l’iter giudiziario a cui è stato sottoposto.

Intervengono:
-Antonella Di Stefano sul reato di devastazione e saccheggio.
-Nicoletta Dosio sugli ordini di carcerazione inflitti ai NOTAV.
_Viviana del Comitato “Sosteniamo Vincenzo Vecchi”
-Le varie realtà che aderiscono.

ORE 19.30
APERITIVO IN SOSTEGNO DI VINCENZO VECCHI

FAGIOLATA BOLIVARIANA
Vino Autoprodotto
Birra

I soldi raccolti verranno mandati al Comitato Vincenzo Vecchi per le spese legali.

SERATA DI SOLIDARIETA’ PER VINCENZO VECCHI
Un’occasione per riflettere, discutere ed organizzarsi contro la politica repressiva dello Stato e i suoi decreti sicurezza che colpiscono le lotte sociali e politiche.

L’8 agosto scorso il compagno Vincenzo Vecchi è stato arrestato in Francia in seguito a due mandati di arresto europei (MAE), per due condanne (12 e 4 anni di prigione) comminate anni fa dai tribunali italiani per il reato di devastazione e altro. Le vicende risalgono alle giornate di lotta del luglio 2001 di Genova contro il G8 e alla manifestazione antifascista di Milano nel 2005.
La Corte d’Appello di Rennes (FR), durante l’udienza del 26 settembre scorso, non ha concesso la libertà provvisoria a Vincenzo nonostante il MAE per i fatti di Miliano è illegale in quanto la pena è stata già scontata, mentre l’altro mandato d’arresto per i fatti di Genova (di cui ricordiamo la macelleria “Diaz” diretta dai vertici delle forze dell’ordine e l’assassinio di Carlo Giuliani restati impuniti), risulta incompleto e per questo sono stati chiesti alle autorità italiane ulteriori chiarimenti.
In effetti, dopo la cattura hollywoodiana di Cesare Battisti, mostrato a mo’ trofeo, c’era da aspettarsi che lo Stato continuasse su questa ignobile linea per dire alle classi oppresse: se osate lottare per cambiare le cose, per ribellarvi o esprimere soltanto la vostra rabbia vi scaricheremo addosso, ovunque siete rifugiati, tutto l’apparato repressivo statale! D’altronde, cosa aspettarsi sul piano dei diritti se il Codice Penale (Codice Rocco)e il Testo Unico di Leggi di Pubblica Sicurezza sono ancora per la gran parte quelli fascisti? È su questo impianto culturale per nulla scalfito che si è sviluppata, peggiorandola, la normativa repressiva, carceraria e di pubblica sicurezza.
Negli ultimi governi (PD, M5S-LEGA) che si sono susseguiti
il decreto sicurezza Minniti e i due decreti Salvini, oltre alle restrizioni sull’immigrazione, non fanno altro che inasprire le condanne per quei reati connessi alle proteste sociali e politiche. Resistenza, oltraggio, devastazione, blocco stradale, occupazione, ed aggravanti come l’uso dei caschi, accensione di petardi, sono le condanne inasprite per essere usate contro le lotte sociali. Dal g8 di Genova, passando per la lotta NoTAV,15 Ottobre 2011 fino ad arrivare alla manifestazione AntiSalvini dell’11 Marzo a Napoli,dove i movimenti,insieme a un blocco sociale e proletario consistente, espressero chiaramente che Salvini e il suo partito (LEGA) non erano benvenuti a Napoli. Inoltre vogliamo aggiungere uno degli ultimi strumenti usati dallo Stato per reprimere le lotte sociali,rivendicative e sindacali: l’estorsione. Ebbene sì,quello che nell’immaginario viene associato direttamente al crimine e la mafia organizzata, viene usato contro chi richiede allo stato più welfare,un lavoro dignitoso o si oppone a un licenziamento ingiusto.

Nel nostro paese l’avanzare della crisi e l’impossibilità della politica borghese di fornire rimedi al dilagante impoverimento, spinge da un lato palesando ed infuocando il conflitto sociale e dall’altro fa acuire la morsa repressiva e il controllo preventivo sui soggetti antagonisti allo stato di cose. L’attuale governo M5S-PD non ha alcuna intenzione di rivedere i decreti Salvini. Anzi questo Esecutivo resiste anche ai recenti richiami della “Corte europea dei diritti umani” che dichiara l’ergastolo ostativo e la misura del 41 bis come pratiche di tortura. Questo rimarca la volontà reazionaria del Conte bis che resta securitaria e forcaiola verso le classi oppresse.

Pertanto, l’appello che facciamo è quello di serrare le fila in un costante confronto di idee e pratiche. Di unirsi in un unico fronte di lotta contro la repressione; costruire e sviluppare insieme la massima solidarietà, con le più disparate iniziative possibili, con chi viene colpito dalla (in)giustizia borghese che sempre più riempie le sue galere e aule di tribunali di proletari, avanguardie di lotta, oppositori alle politiche di austerità e militanti rivoluzionari. Di mettere accanto alle rivendicazioni sociali ed economiche immediate anche l’obiettivo dell’amnistia per i reati legati alle lotte sociali e politiche.
Invitiamo tutti a questa serata di solidarietà per la raccolta fondi per Vincenzo Vecchi, a sviluppare il confronto massimo per organizzare la resistenza e la lotta contro la repressione.

VILLA MEDUSA CASA DEL POPOLO
Via di Pozzuoli 110 Napoli
Fermata Cumana : DAZIO
Limite corsa bus 607
Dalla metropolitana scendere a Bagnoli e arrivare in località La Pietra-Dazio.

-Promuovono
Collettivo Autorganizzato Popolare 80010 – Quarto/Napoli
Civico 7 Liberato – Napoli
Laboratorio Comunista Casamatta-LCC – Napoli
Tavolo giustizia, carcere e repressione – Potere al Popolo

-Aderiscono:
Laboratorio Politico Iskra
Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”
Zero81 – Laboratorio di mutuo soccorso
Rete dei Comunisti Napoli
SI Cobas Napoli
Federazione del Sociale – USB Napoli/Campania