Libertà per Vincenzo.
Nè prigione nè estradizione.
Arrestato giovedì 8 agosto a Rochefort en Terre sotto l’effetto di due mandati d’arresto europei (MAE) viene rinchiuso nella prigione di Vezin-le-Coquet, vicino a Rennes.
Vincenzo ha partecipato nel 2001 al contro-vertice del G8 a Genova e nel 2006 a un corteo non autorizzato che si opponeva a una manifestazione fascista, autorizzata, a Milano.
Durante e dopo la manifestazione di Genova, la repressione poliziesca è stata molto forte con numerosi arresti, centinaia di feriti e un militante ucciso da un proiettile sparato per strada. Nella scuola Diaz hanno avuto luogo anche degli atti di tortura. In seguito una dozzina di manifestanti, ribattezzati poi “i 10 di Genova”, sono stati arrestati e condannati a pesanti pene (da 8 a 15 anni) ufficialmente sotto il capo d’imputazione di “devastazione e saccheggio”. Vincenzo ne faceva parte. Davanti a questa imputazione ingiusta e sproporzionata ha deciso di fuggire alla prigionia e arriva quindi a Rochefort en Terre.
In seguito al suo arresto, sotto la spinta di amici e amiche, vicini/e, compagni/e, è stato creato un Comitato di Sostegno a Vincenzo, a cui si sono uniti poi altri comitati di sostegno di differenti città di Francia e Italia.
A seguito della prima udienza tenutasi alla corte d’appello di Rennes il 14 agosto, gli avvocati di Vincenzo accompagnati dal Comitato di Sostegno hanno ottenuto dalla corte che sia fatta domanda alla giustizia italiana di informazioni supplementari al fine di ottenere i documenti ufficiali del processo che hanno condannato Vincenzo, domanda confermata durante l’udienza del 23 agosto. In effetti i documenti in mano agli avvocati sono incompleti e mettono addirittura in dubbio la legittimità della condanna! La giustizia italiana ha tempo fino al 10 ottobre per fornire questi documenti!
Il Comitato di Sostegno indica inoltre che il mandato d’arresto europeo (MAE) riguardo alla condanna per la partecipazione alla manifestazione antifascista a Milano sia una grossa strumentalizzazione.
In effetti, grazie agli avvocati italiani, è stato provato che Vincenzo ha già avuto e scontato la pena per i fatti di Milano. La giustizia italiana non può ignorare la decisione della corte d’appello di Milano del 2009 che certifica l’esecuzione della pena. E il MAE non può essere richiesto per una pena già scontata. Decade tutto dunque e noi aspettiamo che la corte faccia cessare questo mandato! Inoltre, come ha riconosciuto la Corte, il Sostituto Procuratore generale e gli avvocati della difesa, il MAE di Genova è incompleto e inconsistente. Il Comitato di Sostegno esige quindi che decadano i due mandati e che Vincenzo Vecchi venga liberato!
Ad ora Vincenzo è ancora recluso nel carcere di Vezin-le-Coquet, è stata fatta una domanda di libertà condizionale e la decisione sarà emessa il 26 settembre! In attesa di questa prossima scadenza noi restiamo in mobilitazione!
Vincenzo, come gli altri 9 imputati, è stato condannato per aver manifestato, per aver espresso le proprie idee! Questa condanna sarebbe potuta arrivare a chiunque di noi!
Quindi di fronte alla crescente repressione portata avanti, in Italia come ovunque, contro i manifestanti, esprimiamo la nostra solidarietà ai 10 imputati di Genova e, più in generale, a tutte le persone represse per aver difeso le proprie idee! Non restiamo soli/e, mostriamo come la difesa collettiva contro la repressione sia il miglior modo di essere solidali!
Ci appelliamo a tutte le persone che lo desiderano, a esprimere tutti insieme il sostegno a Vincenzo, esigendo la revoca della procedura di rimpatrio e la sua liberazione!
Solidarietà con gli imputati di Genova e di Milano!
Basta alla repressione poliziesca e giudiziaria!
Prossimi appuntamenti:
14 settembre e 25 settembre: appello dei comitati di sostegno di Francia e Italia a mobilitarsi. Prossimamente daremo dettagli.